mercoledì 24 marzo 2010

Istanza per la salvaguardia della colonia Unes-Enel


Istanza, definitivamente completata dallo scrivente, per la parte storico-documentaria, il 13-8-2009 ed inviata alle autorità competenti dal "Comitato civico salvaguardia ex colonia UNES e Lungomare" il 18-9-2009 (primo giorno delle attività demolitorie dell'edificio, già previste per gli inizi dello stesso mese di settembre)*, pubblicata nel sito : http://www.genitor.it/istanza/ExUnesEnelIstanza.pdf

Al Ministro dei Beni culturali
Dr. Sandro Bondi
Via del Collegio Romano 27
ROMA
Al Direttore Regionale ai beni culturali
Al Soprintendente ai beni culturali di Ancona
OGGETTO: SALVAGUARDIA DELLA COLONIA UNES-ENEL DI SENIGALLIA
ISTANZA AL MINISTRO E AL SOPRINTENDENTE, IN ESITO AL CONVEGNO PUBBLICO DEL 30 LUGLIO 2009
I sottoscritti, visto l’articolato dibattito cittadino, l’interesse degli organi di stampa locali e nazionali(Panorama, Libero, Il Manifesto, Corriere della Sera, Radio Radicale) e l’esito del convegno che si è svolto a Senigallia il 30 Luglio 2009 sulla questione in oggetto, nel quale grazie all’apporto di qualificati specialisti della ricerca storica e architettonica si è dimostrato che il suddetto edifico è un luogo della storia in quanto teatro di rilevanti vicende sociali, politiche ed umane dell’intera collettività nazionale sintetizzabili nei seguenti profili:
1) una sede ufficialmente destinata a "campo di concentramento" nazi-fascista dalla Repubblica Sociale Italiana, prigione per padri di renitenti alla leva e luogo di umiliazione per ebrei e slavi detenuti per settimane o mesi in attesa della deportazione in Germania; in questo contesto la struttura fu altresì teatro del dramma umano della famiglia del presidente della comunità ebraica di Gorizia, Attilio Morpurgo, che qui - come narra nel suo diario - ha visto segregare anche il proprio figlio Gaddo, poi dirottato verso la fucilazione di Forlì;
2) un Ospedale Militare Territoriale dove vennero curati o trovarono la morte tanti soldati dell’Esercito Italiano ed Alleato, per lo più trasferiti dalla pista di atterraggio di Marotta o sbarcati nel limitrofo litorale;
3) la sede dell’IRO (International Refuge Organization), creato dalle Nazioni Unite per ospitare soldati apolidi di diversa etnia e religione, nella quale sede si distinse il commissario Ferdinando Li Donni, futuro questore di Palermo e fondatore della locale sezione antimafia, nonché dirigente della Criminalpol italiana;
4) un edificio, con strutture originarie e interni sostanzialmente integri (uffici dirigenziali, scalone marmoreo, cucina, ingressi incorniciati delle camerate, scala a chiocciola metallica), inaugurato nel 1935 dal principe Umberto di Savoia, futuro re d’Italia, confrontabile con altre presenze coeve di stile razionalista come, fra le altre, la Rotonda marina e la "Nuova Gioventù", recentemente restaurate e il Cinema Teatro Rossini oggetto di lavori di restauro;
5) una pionieristica sede elioterapica per figli di lavoratori realizzata nel periodo della prima industrializzazione degli anni Trenta e fruita per un cinquantennio da una miriade di ragazzi ed assistenti;
RITENUTO
che i luoghi della memoria nonché gli esempi significativi dell’architettura del Novecento italiano non devono essere cancellati;
INCREDULI
ed in netto disaccordo con l’operato della Soprintendenza ai beni culturali di Ancona alla quale è d’obbligo domandare come abbia potuto, con evidente contraddittorietà e sorprendente celerità, non tutelare la colonia Unes-Enel sorvolando sull’insieme dei rilevanti profili di interesse culturale e storico qui menzionati, soprattutto in raffronto con la tutela giustamente applicata alla vicina ex Colonia Miliani – Fabriano nonché alla limitrofa ex Gioventù Italiana;
AVVERSI ALLA
autorizzazione già concessa dal comune di Senigallia alla demolizione del complesso architettonico in assenza di piano di lottizzazione approvato, e suffragati da ampia motivazione circa l’interesse pubblico a che tale struttura, previa tutela a norma di legge, sia mantenuta nella sua sostanziale integrità originaria, adeguando a tale precipuo interesse generale le soluzioni progettuali di riqualificazione dell’area.
RIVOLGONO ISTANZA
Al Ministro dei Beni Culturali, al direttore Regionale ai beni culturali, Al soprintendente ai beni culturali e alle altre autorità competenti affinché siano immediatamente fermati gli interventi di demolizione dell’immobile e sia svolta una tempestiva ed appropriata azione amministrativa volta ad adottare i provvedimenti necessari alla tutela del monumento, al pari di quanto è già avvenuto per le limitrofe colonie della Gioventù Italiana e Miliani-Fabriano.
Senigallia 18/09/2009 Comitato Civico salvaguardia ex Colonia Unes e Lungomare

ALLEGATO DOCUMENTARIO
Note ai punti dell’Appello in sequenza

1) riguardo al "campo di concentramento"

a) ATTILIO MORPURGO - GINA VITERBO, Diario. Il manoscritto. Il racconto di un uomo in fuga che interroga Dio e invoca il ritorno del figlio più amato, a cura di Andrea Morpurgo (da «Diario del mese», 21 gennaio 2005). Pubblicato su Internet.
b) Con una e-mail del 12 giugno 2009, cortesemente indirizzata ad Ettore Baldetti, la dott.ssa Liliana Picciotto, storica della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, in base alle fonti ivi depositate, comunica: "il 4 gennaio comparve un altro ebreo, E. Foà", che si andò ad aggiungere al giovane Gaddo Morpurgo, già presente fin dal " 7 dicembre 1943, a soli 7 giorni dall’ordine di arresto della Repubblica Sociale Italiana", da non confondere con Emilio Foà, che invece, sulla base selle informazioni del diario di Attilio Morpurgo e della testimonianza della figlia Sara, venne rinchiuso in marzo nell’ex colonia UNES.
Ubaldo Bozzi, renitente alla leva il cui padre venne richiuso come ostaggio agli inizi del 1944 per alcuni giorni all’interno dell’edificio, ha affermato che venne segregato all’ex UNES anche un giovane della famiglia ebrea Carcassoni di Senigallia, già residente nel Corso Vittorio Emanuele III, attuale Corso 2 Giugno (Intervista del 15-6-2009 ad Ettore Baldetti).
Quindi oltre ad alcuni genitori di potenziali disertori, come dichiarato da Ubaldo Bozzi, almeno 3 ebrei (Gaddo Morpurgo, E.Foà ed un Carcassoni), sulla base delle attuali informazioni, vennero temporaneamente rinchiusi nel "campo" di Senigallia fra il dicembre 1943 e il febbraio 1944.
c) Natale Diamantini, figlio del custode, ha dichiarato di avere assistito da ragazzo all’azione di infliggere pedate da parte di un fascista ad un anziano ebreo che non si affrettava a salire la scalinata esterna dell’ex colonia (intervista del 15-6-2009 ad Ettore Baldetti).
d) Sara Foà, detenuta nell’ex UNES ed ancora vivente in Israele, afferma che gli internati, pur essendo trattati "benissimo", non potevano uscire liberamente e vivevano nell’ansia, perché temevano di essere trasferiti in Germania, anche perché si vociferava che altri fossero già stati deportati (intervista telefonica rilasciata ad Ettore Baldetti il 26-7-2009). Da questa fonte orale, dal diario di Attilio Morpurgo e dai documenti dell’Archivio Storico di Senigallia, si deduce dunque che nei mesi di marzo-giugno erano trattenuti all’interno del "campo di concentramento" di Senigallia 7 ebrei e 4 slavi.
e) Archivio Storico del Comune di Senigallia, busta n. 557: documenti pubblici in cui si dimostra la destinazione dell’edificio a "campo di concentramento"
f) GILBERTO VOLPINI Una città in guerra. Senigallia 1943-1944 (Collana "Storia Italiana"), Edizioni Codex, Milano 2009. Alle pagine 49-50 l’autore scrive che il 14 settembre 1943 ci fu un arrivo massiccio di militari tedeschi in città, ed il 15 il comandante delle forze di occupazione tedesche Streitenfeld faceva affiggere un primo manifesto dove invitava la popolazione ad eseguire gli ordini impartiti. Volpini osserva che i tedeschi si appropriarono, già in questi primi giorni di occupazione, della colonia UNES, in quanto il 16 il podestà dichiarava ciò al prefetto, lamentando altresì di non poter usare questa colonia per gli sfollati (Archivio Storico di Senigallia, busta n.557).Nella fotocopia seguente: pp. 62-63.
g) LILIANA PICCIOTTO, Il libro della Memoria. Gli Ebrei deportati dall’Italia (1943-1945), Milano, Mursia, 2002, p. 900: tali strutture di prima segregazione e smistamento erano ubicate "per la provincia di Ancona, presso la colonia marina UNES, a Senigallia sotto la sorveglianza di Carabinieri e Polizia".

2)

a)Articolo di Umberto Veroli ("Vivere Senigallia", quotidiano on line e Messaggero-Ancona del 9-5-2009, p. 47 "Ex-Enel.Vi spiego perché bisogna fermare le ruspe"
b) Natale Diamantini figlio di Domenico, custode della colonia UNES: "Ero un ragazzo, sono nato nel 1930. Mi ricordo che quando la colonia era utilizzata come Ospedale Militare Territoriale, le navi si fermavano al largo della colonia e con zatteroni trasportavano i feriti, anche congelati, i morti erano depositati nelle cantine "avvoltolati", di notte quando si staccava la corrente andavo giù per riattaccarla e ci inciampavo, provando molta paura" (intervista del 15-6-2009 ad Ettore Baldetti).
Fonti fotografiche in "Senigallia. I luoghi della gente", a cura di Giorgio Pegoli, I, II (I luoghi della gente, 4, 5), Andrea Livi Editore, Fermo 2000, 2003, I, pp. 266, II, pp. 258,
Ospedale militare foto sulla scalinata esterna
Visita della principessa Maria Josè di Savoia

3) Vedi articolo di Veroli su "Vivere Senigallia", cit., (www.viveresenigallia.it)
e "intervista del 15-6-2009 ad Ettore Baldetti"

4)

a)Fonti fotografiche in "Senigallia. I luoghi della gente", a cura di Giorgio Pegoli, II (I luoghi della gente, 5), Andrea Livi Editore, Fermo 2003, II, p.245, e in Archivio Umberto Veroli (esterni originari, scalone marmoreo, camerate, ufficio dirigenziale, cucina)
confronto foto originarie e attuali (in tratteggio le superfetazioni)
b) confronto con Ex Colonia Miliani-Fabriano
(sottoposta nel 2004 a tutela indiretta dalla Soprintendenza di Ancona)
c) Interni
Scalone
Camerata
Ufficio dirigenziale
Vano Cucina
d) Inaugurazione del 1935 con intervento del principe Umberto di Savoia, futuro re d’Italia, e intitolazione alla sua ultimogenita Maria Pia.

5) Colonia marina - Foto storiche (Archivio Veroli)

a) Fermata straordinaria del treno per uso della colonia. Tale circostanza sarà un fattore determinante per la scelta del sito come campo di concentramento, in quanto immediatamente collegato con la linea ferroviaria.
b)Bambini in spiaggia




NOTA ALLA PREFAZIONE ESPLICATIVA
*) Cfr. : e-mail inviato da Luciano Chiappa, coordinatore del suddetto Comitato Civico, a Ettore Baldetti, domenica 9 agosto 2009,

"fammi avere il prima possibile le note di accompagnoall'appello.Cavallari ha già pubblicato online le sue riprese delconvegno.noi utilizziamo le riprese fatte da Gambelli che sonofrontali e le metteremo sul nostro sito e su youtube ecc.luciano";



e-mail inviato da Ettore Baldetti a Luciano Chiappa, martedì 11 agosto 2009,

"Caro Luciano. Nel segnalarti l'errore-lapsus nell'allegato dell'appello, cioè Sara Coen da correggere naturalmente con Sara Foà, colgo l'occasione per puntualizzare che quando raccomandavo, nella precedente e-mail, di attenersi strettamente alla forma concordata, implicitamente sottintendevo di non aggiungere nessuna nota polemica o illazione, ma, dove tu lo ritenga utile, di poter semmai limare o attenuare qualcosa. Ritengo poi personalmente necessario, a questo punto, di accelerare i tempi di pubblicizzazione dell'appello, almeno nella forma in cui noi lo abbiamo concepito, altrimenti rischia di venire completamente superato e svuotato di significato dalle novità progettuali. Ciao. Ettore"

martedì 23 marzo 2010

Baldetti scrive al presidente di 'Italia Nostra' su ex Enel e Politeama Rossini




Questo è un Comunicato Stampa inviato il 03/10/2009 pubblicato sul giornale on line "Vivere Senigallia" del 05/10/2009 - 864 letture - 8 commenti


La stima e la fiducia che ho sempre avuto per lei mi sollecita ad un pubblico confronto, che possa contribuire alla sensibilizzazione collettiva sulla salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio architettonico del Novecento. Il 18 settembre scorso sono intervenuto ad un incontro alla Rocca Roveresca, organizzato da “Italia Nostra” nazionale ed ospitato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, sul valore storico-architettonico delle Colonie Marine italiane di primo Novecento, sicuro di assistere ad una dotta descrizione o quanto meno ad una citazione contestualizzata delle sedi senigalliesi, oggetto di un prolungato dibattito estivo anche sui mass-media nazionali, incentrato soprattutto sulla ex ENEL. Ma l’interessante iniziativa, collegata ad un progetto di respiro europeo sulle “Colonie marine quale ipotesi per la conoscenza e la tutela del patrimonio storico ed architettonico del moderno”, non solo si realizzava quasi provocatoriamente proprio nel giorno in cui iniziavano ad operare le ruspe nell’ex colonia ENEL ma, con mia somma sorpresa, ho dovuto constatare che l’argomento senigalliese non veniva trattato, mentre si dava ampio spazio ad analoghi e meno eclatanti esempi pesaresi. Al mio intervento sull’imprevista omissione e sui contradditori silenzi dei responsabili della sezione locale di “Italia Nostra” nella precedente ‘querelle’ cittadina, lei ha controbattuto che la difesa dell’ex colonia non rientrava nelle priorità anche perché aveva assunto una connotazione politica, quasi che un edificio acquisti o perda valore storico-architettonico in base agli altalenanti destini dei partiti e dei loro leaders. In precedenza chi aveva sollevato il tema accusatorio sulla presunta strumentalizzazione del dolore è stato smentito quasi in tempo reale dall’appassionata intervista rilasciata da un’internata dell’ex colonia ENEL residente in Israele, che non si è schernita nel collaborare con la massima disponibilità alla nostra iniziativa di tutela della sede di reclusione.La malcelata verità era un’altra: mentre per mesi in città si dibatteva sull’imminente demolizione dell’ex colonia ENEL, la sezione “Italia Nostra” di Senigallia preferiva tacere e trattare dell’archelogia cittadina, argomento precipuo del locale Archeoclub, dei selciati e delle mura medievali, introdotti da un ciclo di conferenze sulla storia urbanistica nella quale era stata per altro programmata anche la trattazione del Novecento e della rinascita architettonica di Senigallia dopo il terremoto del 1930, con una serie di edificati: la Rotonda e l’ex colonia ENEL, alle cui inaugurazioni è intervenuto lo stesso principe ereditario Umberto di Savoia; la “Gioventù Italiana” marina e del centro; lo Stadio; la scuola Pascoli; il cinema Teatro Rossini; il complesso dell’ “Istituto Case Popolari”, oltre ad una lunga serie di edifici privati che hanno dato un nuovo volto alla città rivierasca. Lei dirà che la ex ENEL non aveva valore architettonico, secondo quanto confermato dalla stessa Soprintendenza che non ha concesso il vincolo, stranamente conferito alla prossima ex colonia Miliani-Fabriano, né io ho l’ardore di asserire il contrario, come ha inteso invece fare a mio nome una distratta giornalista del “Corriere della Sera”, alla quale avevo trasmesso una cospicua documentazione storica anonimamente utilizzata. Da storico non poteva però associarsi al giudizio della Soprintendenza, quando negava sufficiente valore storico alla pionieristica colonia marina, struttura elioterapica per figli di lavoratori, campo di concentramento nazi-fascista, ormai riconosciuto come tale anche dalla Comunità Ebraica e dall’Amministrazione Comunale, Ospedale Militare e sede IRO, per i soldati apolidi della II Guerra Mondiale, in cui operò l’autorevole ispettore Ferdinando Li Donni, poi questore di Palermo, dove fondò la sezione antimafia, collaborando con il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Avrei quindi auspicato l’intervento nel dibattito di rappresentanti locali del direttivo della Deputazione di Storia Patria per le Marche, ma è sempre lei il deputato senigalliese; un’analoga iniziativa si poteva attendere dal presidente della Consulta comunale per la Cultura, comproprietario del complesso ex colonia ENEL e vicepresidente della Comunità Ebraica di Ancona, la quale non ha ancora ufficialmente espresso un pubblico giudizio dopo il totale abbattimento del “campo di concentramento” per ebrei ed altri emarginati istituito nell’ex colonia, come risultava anche dagli atti della Questura di Ancona e del Comune di Senigallia. Ma probabilmente sarà stata anch’essa sorpresa dagli imprevedibili eventi che hanno smentito l’architetto incaricato dalla proprietà di redarre il progetto, unitamente ad un professionista di Serra de’ Conti: nel convegno del 30 luglio sulla salvaguardia della ex colonia aveva infatti dichiarato per “onestà professionale”, di fronte ad un folto pubblico, che sarebbero state rimosse soltanto le superfetazioni, come si può verificare nei video divulgati su Internet.Nel generalizzato mutismo degli addetti ai lavori è rimasto però fatalmente isolato Ettore Coen, il coraggioso ed encomiabile componente della comunità ebraica impegnato nella tutela della sede di internamento, che, costretto ad una continua sovraesposizione, ha dovuto poi subire minacciosi improperi. Ben altri avrebbero dovuto essere i protagonisti del dibattito pubblico, non dico i politici di spicco dell’attuale maggioranza amministrativa di centro-sinistra o i docenti di materie storiche o affini, ma almeno i rappresentanti di enti come il suo che “si propone in particolare quali attività istituzionali: suscitare il più vivo interesse e promuovere azioni per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali, dell’ambiente, del paesaggio urbano, rurale e naturale, dei monumenti, dei centri storici e della qualità della vita (art. 3, comma a dello Statuto)”. A tal proposito, proseguendo nello smantellamento della città degli Anni Trenta, è stata recentemente pubblicizzata l’autorizzazione alla ristrutturazione dell’ex cinema-teatro Rossini, da parte di questa Amministrazione, la quale in verità ha realizzato i restauri della ex Gioventù Italiana e della Rotonda, per altro già programmati dalla seconda Amministrazione Mariani intorno alla metà degli anni Novanta.Ora lei ribadirà, come da altri osservato per la ex ENEL, che il progetto approvato è stato pubblicamente esposto e quindi si poteva intervenire prima, ma i privati cittadini, che non abbiano i tanto vituperati interessi politici, sono oberati anche da altre urgenti incombenze quotidiane. L’organismo previsto dallo Statuto Comunale, la consulta “Città, Territorio e Ambiente”, democraticamente costituito dai rappresentanti delle componenti sociali direttamente interessate, con funzioni consultive, di controllo e libero accesso agli atti amministrativi di natura architettonico-paesaggistica, di cui lei fu l’ultimo presidente operativo, è stato prima temporaneamente esautorato nei primi anni Novanta per le reiterate assenze di taluni consiglieri comunali delegati, fra i quali un influente ex assessore all’Urbanistica, che non intervenendo contribuivano di fatto a far mancare il numero legale, e poi estinto, in seguito all’intervento di esponenti dei Verdi che paradossalmente lamentavano la scarsa incisività decisionale di una consulta, la cui istituzionale attività viene ora caoticamente espletata da cittadini più o meno organizzati. Oggi i Verdi costituiscono i soli ecologisti, rappresentati nell’esecutivo e nella maggioranza amministrativa, destinati a monopolizzare la tutela dell’equa trasparenza ed del coinvolgimento collettivo nella difesa del paesaggio urbano, non riuscendo o potendo però annullare o denunciare taluni macroscopici interventi di demolizione, cementificazione, privatizzazione, che risultano incomprensibili o inspiegabili per i ricorrenti comitati di protesta e che sono sotto gli occhi di tutti.
da Ettore Baldetti
Questo è un Comunicato Stampa inviato il 03/10/2009 pubblicato sul giornale del 05/10/2009 - 864 letture - 8 commenti
Share





$(document).ready(function(){
$("a[rel='gallery']").colorbox();
$("#click").click(function(){
$('#click').css({"background-color":"#f00", "color":"#fff", "cursor":"inherit"}).text("Open this window again and this message will still be here.");
return false;
});
});


Argomenti
In questo articolo si parla di: attualità, ettore baldetti, politeama rossini,
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Baldetti scrive al presidente di 'Italia Nostra'
di MariangelaParadisi del 03/10/2009 ore 12:41:43
Commento modificato il 03-10-2009 12:54:14
http://
Posso farle i miei complimenti più sinceri, prof. Baldetti? Alla cultura e competenza - che ci informano su fatti ignoti ai più, di grande rilevanza per dare un contenuto alla parte più bella del mondo (la memoria), illuminandoci sulle misere strategie di chi la sta distruggendo -, lei unisce una dote rara (di cui io difetto...): una pacatezza espressiva che non può non coinvolgere.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Baldetti scrive al presidente di 'Italia Nostra'
di Ettore Baldetti del 03/10/2009 ore 18:24:49
Troppo buona e modesta. Anche io leggo con piacere ed interesse i suoi commenti, talvolta adeguatamente pungenti, ma sempre chiari e stimolanti.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Baldetti scrive al presidente di 'Italia Nostra' su ex Enel e Politeama Rossini
di ulisse del 04/10/2009 ore 14:04:26
Commento modificato il 03-10-2009 12:54:14

Caro prof. Baldetti, mi permetta questa confidenza, Lei ha espresso in maniera egregia il pensiero di tante persone, me compreso. Grazie
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Baldetti scrive al presidente di 'Italia Nostra' su ex Enel e Politeama Rossini
di giulio fifi del 05/10/2009 ore 08:35:50
mi associo...Grazie
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Baldetti scrive al presidente di 'Italia Nostra' su ex Enel e Politeama Rossini
di Daniele_Sole del 04/10/2009 ore 18:43:37
Commento modificato il 03-10-2009 12:54:14
http://
...fermo restando che ancora il progetto di cosa andrà fatto al posto delle ex colonie enel lo si deve ancora vedere.Son fermo ad una idea di massima, e alla nefasta idea dell'arretramento di 400 m scarsi di lungomare.Per quest'ultima cosa sarei stato pure d'accordo, ma solo per un intervento di più ampio respiro che interessasse una fetta ben maggiore di lungomare, senza lasciare i sospetti che si voglia creare un privilegi per i pochi che lì prenderanno casa.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Baldetti scrive al presidente di 'Italia Nostra' su ex Enel e Politeama Rossini
di bendelari del 05/10/2009 ore 07:01:57
Commento modificato il 03-10-2009 12:54:14

L'encomiabile intervento del prof.Baldetti riuscirà a smuovere le coscienze di quante/i hanno deciso lo scempio della demolizione di parte della storia e della memoria di Senigallia?E se propio non riescono ha provare vergogna di fronte ell'efferatezza di quanto stanno compinedo,proveranno almeno un po' di pudore,arrossendo?Ho i miei dubbi ma non dispero.Giorgio Bendelari
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Baldetti scrive al presidente di 'Italia Nostra' su ex Enel e Politeama Rossini
di kit_carson del 05/10/2009 ore 09:02:31
Commento modificato il 03-10-2009 12:54:14

nella città dove governa l'Angeloni, non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo disturbare il sonno dei potenti con queste inutili schermaglie...siamo sotto dittatura, dimenticate?
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Baldetti scrive al presidente di 'Italia Nostra' su ex Enel e Politeama Rossini
di melgaco del 05/10/2009 ore 20:05:17
http://
Io non intervengo perchè mi hanno spiegato che la lotta contro la devastazione del territorio (e il patrimonio storico-architettonico è territorio) è una roba di sinistra.Deduco quindi che i devastatori sono di destra. O no?

Ex colonia Unes-Enel, Baldetti scrive al direttore di 'Libero'



Questo è un Comunicato Stampa inviato il 23/05/2009 pubblicato sul giornale on line "Vivere Senigallia" del 25/05/2009 - 1292 letture - 8 commenti



Lettera aperta di Ettore Baldetti al direttore del quoridiano "Libero" riguardo l'abbattimento dell'ex colonia UNES-ENEL.



Preg.mo Direttore,
essendo personalmente coinvolto nel tentativo di salvare l’ex colonia UNES-ENEL di Senigallia, una preziosa testimonianza della storia contemporanea marchigiana, sede razionalistica delle prime esperienze elioterapiche di massa per l’infanzia, “campo di concentramento” provinciale della Repubblica Sociale Italiana, nonché Ospedale Militare Territoriale delle Forze Alleate nella Guerra di Liberazione, colgo l’occasione per ringraziarLa dello spazio offerto dalla Sua testata nazionale alla notizia della preannunciata demolizione, con l’articolo pubblicato il 21-5-2009 dal titolo: “Villette e mini-appartamenti al posto delle colonie del Duce. La giunta di sinistra vuole abbattere lo storico edificio. Un business da 40 milioni”.
Al di là dei contenuti che, pur nelle diverse angolazioni concettuali e politiche, ritengo sostanzialmente di condividere, devo però osservare che la presentazione, proposta dal titolista a caratteri cubitali, laddove descrive l’operazione di abbattimento quasi come la volontaria occultazione di un’opera del Duce da parte dell’attuale Giunta, possa essere fuorviante e controproducente ai fini del coinvolgimento collettivo nella difesa della vetusta palazzina, devoluta dall’ENEL alla Dalmazia Spa e quindi all’attuale ITS Srl, nel 2003, quando non erano ancora universalmente note le drammatiche vicende di oppressione razzistica, contro ebrei e slavi, ospitate all’interno delle sue mura, fra il dicembre 1943 ed il giugno 1944.
Si dovrebbe dare atto semmai alle ultime amministrazioni cittadine di centro-sinistra di un atteggiamento di eccezionale rispetto e valorizzazione verso altre rilevanti testimonianze architettoniche dello stile razionalistico degli anni Trenta, come la Rotonda marina e la colonia ex GIL del centro storico, che, parimenti alla ex colonia UNES-ENEL, non erano e non sono riduttivamente da considerare opere di Benito Mussolini, essendo invece il frutto della genialità artistica e della laboriosità degli italiani, allo stesso modo che oggi taluni organi di informazione o espressioni culturali, in sintonia con l’attuale politica governativa, non sono necessariamente da interpretare quali dirette espressioni della volontà del premier Berlusconi.
Ciò potrebbe oltretutto contribuire a coagulare erroneamente dissapori antifascisti verso un’opera architettonica, che invece dovrebbe essere conservata, almeno nelle sue strutture esterne, come un severo monito a non ripetere le tragiche esperienze dell’oppressione razziale e degli eccidi bellici.
da Ettore Baldetti
Questo è un Comunicato Stampa inviato il 23/05/2009 pubblicato sul giornale del 25/05/2009 - 1292 letture - 8 commenti
Share





$(document).ready(function(){
$("a[rel='gallery']").colorbox();
$("#click").click(function(){
$('#click').css({"background-color":"#f00", "color":"#fff", "cursor":"inherit"}).text("Open this window again and this message will still be here.");
return false;
});
});


Argomenti
In questo articolo si parla di: attualità, ettore baldetti, ex enel,
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Ex colonia Unes-Enel, Baldetti scrive al direttore di 'Libero'
di paolo landi del 23/05/2009 ore 18:01:09
se le colonie rimanessero in piedi a nessuno che passa lì davanti verrà un groppo in gola e lo stimolo a far si che non si ripetano più le tragiche esperienze dell'oppressione e degli eccidi bellici, questo semmai può venire dalla morale e dall'esempio personale di ciascuno di noi e non dalla vista di un edificio, mi sono sentito di dire questo solo per riportare la questione a un po' di senso pratico.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Ex colonia Unes-Enel, Baldetti scrive al direttore di 'Libero'
di ettorebaldetti del 23/05/2009 ore 21:20:30

Seguendo il ragionamento dell’ing. Paolo Landi, che evidentemente segue logiche diverse dalle mie, sarebbe come dire che un ignaro viandante passando davanti alla tipica struttura di un ex lager nazista potrebbe ritenere di avere di fronte una serie di prefabbricati per l’accoglienza di uomini e materiali di un complesso industriale, come di fatto si voleva far credere ai contemporanei delle segregazioni e degli stermini razzistici. La vera chiave di lettura dipende quindi dalla presentazione e dalla contestualizzazione nell’ambito di itinerari storico-didattici che valorizzino i siti-simbolo della Senigallia “mezza ebrea” (Sinagoga, ingresso dell’ex-ghetto, area cimiteriale, “campo di concentramento), della facies urbanistico razionalistica (Rotonda, Scuola Pascoli, ex Gil cittadina e marina, ex colonia ENEL…) o delle pionieristiche colonie marine per l’infanzia (ex GIL cittadina e marina, colonia Miliani, ex Colonia ENEL), tanto per citare solamente i possibili collegamenti culturali con le sole strutture esterne di questa “colonia”. Tutto ciò, ad imitazione di quanto normalmente si fa in nazioni più ricche ed evolute della nostra, può fornire nuove e differenziate ragioni per visitare Senigallia durante tutto l’arco dell’anno, utilizzando semplici pannelli esplicativi ed un po’ di …buon senso.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Re: Ex colonia Unes-Enel, Baldetti scrive al direttore di 'Libero'
di Anonimo del 24/05/2009 ore 09:43:28
Commento Sconsigliato Leggilo comunque»
Solo gli utenti Vip possono leggere i commenti che sono doppi, URLATI, contenenti volgarità gratuite o non firmati.Se sei un utente vip esegui il login cliccando qui Se sei un utente registrato puoi diventare vip cliccando qui Se invece non sei ancora registrato fallo subito! Clicca qui Per maggiori informazioni clicca qui
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Ex colonia Unes-Enel, Baldetti scrive al direttore di 'Libero'
di topo del 07/06/2009 ore 13:18:46
Commento Sconsigliato Leggilo comunque»
Solo gli utenti Vip possono leggere i commenti che sono doppi, URLATI, contenenti volgarità gratuite o non firmati.Se sei un utente vip esegui il login cliccando qui Se sei un utente registrato puoi diventare vip cliccando qui Se invece non sei ancora registrato fallo subito! Clicca qui Per maggiori informazioni clicca qui
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Ex colonia Unes-Enel, Baldetti scrive al direttore di 'Libero'
di Snichelotto Gianfranco del 23/05/2009 ore 19:36:51
Commento Sconsigliato Leggilo comunque»
Solo gli utenti Vip possono leggere i commenti che sono doppi, URLATI, contenenti volgarità gratuite o non firmati.Se sei un utente vip esegui il login cliccando qui Se sei un utente registrato puoi diventare vip cliccando qui Se invece non sei ancora registrato fallo subito! Clicca qui Per maggiori informazioni clicca qui
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Ex colonia Unes-Enel, Baldetti scrive al direttore di 'Libero'
di MariangelaParadisi del 24/05/2009 ore 18:44:22
http://
E le colonie dei ferrovieri lungo Viale quattro novembre che fine faranno? E' un'area cittadina non da poco. Qualcuno l'ha per caso già adocchiata, zitto zitto e quatto quatto?
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Ex colonia Unes-Enel, Baldetti scrive al direttore di 'Libero'
di Anonimo del 24/05/2009 ore 19:10:49
Commento Sconsigliato Leggilo comunque»
Solo gli utenti Vip possono leggere i commenti che sono doppi, URLATI, contenenti volgarità gratuite o non firmati.Se sei un utente vip esegui il login cliccando qui Se sei un utente registrato puoi diventare vip cliccando qui Se invece non sei ancora registrato fallo subito! Clicca qui Per maggiori informazioni clicca qui
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Ex colonia Unes-Enel, Baldetti scrive al direttore di 'Libero'
di ettorebaldetti del 24/05/2009 ore 21:35:21

Se non interpreto male, è l'attuale sede del Liceo Scientifico di proprietà della Provincia.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Re: Ex colonia Unes-Enel, Baldetti scrive al direttore di 'Libero'
di Mauri del 25/05/2009 ore 08:43:13

Avevo chiesto pietà al Sig. Giuliani, ma vedo che il Prof. Baldetti non conosce questa virtù.Allora mi vendico; imponendovi di leggere le mie amenità.Voglio che venga salvaguardata la Caserma dei Carabinieri e la vecchia sede del commissariato di polizia ( se ancora esiste) perchè sicuramente all'epoca anche lì saranno state, sicuramente, perpretate violenze su prigionieri politici.Che sia posta sotto tutela la costruzione tra via Battisti e via San. Martino, così come il palazzo in piazzetta Lamarmora, quali esempi della corrente artistica dellla " domus orribilis" degli anni '60.Che siano salvaguardate le barche del cantiere navalmenccanico perchè, quelle sì, testimonianza di archeologia industriale.Salvaguardia e ripristino della fontana dei giardini Catalani : in quanto molti bambini ci sono caduti dentro e chissà quanti, oggi emigrati, tornerebbero a Senigallia per rivivere quelll'emozione.Ricostruzione della casa dove sono nato in quanto è stata abbattuta per permettere una speculazione edilizia ed ogni volta che ci passo davanti mi viene un groppo alla gola.Chiamo a raccolta gli uomini di cultura della città a sostegno di questa battaglia per la memoria storica di Senigallia
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Re: Re: Ex colonia Unes-Enel, Baldetti scrive al direttore di 'Libero'
di Obelix del 25/05/2009 ore 09:59:01
http://
"horribilis" si scrive con l'acca davanti.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Ex colonia Unes-Enel, Baldetti scrive al direttore di 'Libero'
di Tarcisio Torreggiani del 25/05/2009 ore 09:01:49
Carissimo Prof. Baldetti,Credo che "Libero" capirà il senso e gli obiettivi delle tue argoemntazioni, ma sarebbe più importante che le capisse questa Amministrazione. E sarà dura!Ciao
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Ex colonia Unes-Enel, Baldetti scrive al direttore di 'Libero'
di andrea del 25/05/2009 ore 14:46:05
http://scaloni.it/popinga
Pensavo a quel giornale che si chiama "Libero".L'ossimoro perfetto.

Ex colonie e campo di concentramento: Baldetti risponde a Calderoni



Questo è un Comunicato Stampa inviato il 12/05/2009 pubblicato sul giornale on line "Vivere Senigallia" del 13/05/2009 - 1209 letture - 4 commenti


Avendo ricevuto dal Presidente della Comunità Ebraica di Ancona una richiesta di chiarimenti sul “campo di concentramento” dell’ex Colonia ENEL di Senigallia, scritta il 6 maggio, spedita l’8 e giunta sabato 9, ed avendo provveduto a spedire la risposta, lunedì 11 con raccomandata, leggo martedì 12, resoconti giornalistici su un intervento del suddetto Presidente, con interpretazioni possibilistiche o negazionistiche, ritengo di dovere comunicare il testo della risposta.
Preg.mo Presidente. Nel rispondere ai suoi quesiti, premetto che sono un insegnante e cultore di storia del territorio, ma mi dedico peculiarmente agli studi di storia medievale. Tuttavia, anche per i ruoli ricoperti nell’Amministrazione del comune di Senigallia, fra il 1993 ed il 1996, come Presidente Operativo della Consulta “Città, territorio e Ambiente” ed Assessore alla Cultura, ho ritenuto che fosse mio preciso dovere intervenire per salvaguardare in qualche modo dalla prossima distruzione quello che considero un monumentum, cioè una memoria della storia marchigiana.
Confesso che io stesso non conoscevo le vicende di cui era stata teatro l’ex colonia ENEL, fino al giorno della pubblicazione di un primo articolo nel quale il senigalliese Ettore Coen rivelava le tragiche vicende che erano avvenute all’interno, quando un giornalista del ‘Messaggero’ mi contattò per chiedere un mio parere considerando che mi ero già esposto, in consonanza con la vostra Comunità, per evitare l’edificazione nella piazza Simoncelli, già sede del ghetto senigalliese. Pur avendo espresso la mia personalissima contrarietà all’abbattimento, sulla base della documentazione prodotta da Coen (la foto di una cartolina postale che qui allego), successivamente mi documentai e feci tesoro di queste nuove informazioni sulle persecuzioni che vi si perpetrarono per un ulteriore intervento - la lettera aperta al sindaco inviatale per conoscenza -, allorché compresi che erano ormai imminenti i tempi di demolizione di questo edificio di stile razionalistico degli anni Trenta, già adibito alle cure elioterapiche marine per i figli dei dipendenti UNES, poi ENEL.
Essendomi recato presso la Biblioteca-Archivio Storico comunale fui informato quindi dal bibliotecario Gilberto Volpini che lui stesso da qualche tempo stava dedicandosi ad uno studio sugli anni della Guerra di Liberazione a Senigallia, di imminente pubblicazione, nel quale avrebbe reso note alcune informazioni relative al centro di internamento della Repubblica Sociale Italiana presso la locale ex Colonia ENEL, casualmente ritrovate in un fondo miscellaneo dell’Archivio Storico del Comune di Senigallia. Le anticipazioni del bibliotecario, per le quali ottenni l’esplicita autorizzazione alla divulgazione giornalistica, relative ai tempi (dicembre 1943- giugno 1944), alla consistenza (7 ebrei e 4 slavi) ed all’individuazione degli internati al momento della chiusura del “campo” (alcuni Foà e il presidente della comunità ebraica di Gorizia), oltre a ribadire l’informazione generale diffusa dal Coen, erano poi attestate o confermate anche in un diario pubblicato e commentato su Internet da Andrea Morpurgo (nota1), nonché da un’opera storiografica di Liliana Picciotto (Il libro della Memoria, Milano, Mursia, sulla deportazione degli ebrei italiani, dove si afferma che, nel maggio del 1944, tra i venti ed i trenta ebrei vennero inviati nel campo emiliano per la raccolta degli ebrei italiani di Fossoli, da Senigallia, dove esisteva, presso la colonia marina UNES, uno dei “campi di concentramento provinciali”, istituiti nella Repubblica Sociale Italiana, con decreto del 30 novembre 1943 (nota 2).
Il documento autobiografico, oltre a descrivere le ansie e le umiliazioni che si sono vissute all’interno di quelle mura, nelle camerate, o nel cortile, attesta infatti che negli ultimi giorni erano presenti anche 4 slavi oltre ad alcuni esponenti della famiglia Foà, arrivati agli inizi di marzo da Ancona, ed agli stessi Morpurgo: Attilio già responsabile della comunità goriziana, la moglie Maria Treves, e la governante Gina Viterbo, che contribuisce alla redazione del diario di Attilio Morpurgo, nelle parti riportate in corsivo . Si descrive infatti, fra l’altro, il 24 febbraio 1944 il giorno dell’arrivo a Senigallia, la “colonia marina per bambini, un bell'edificio pulito con un bel giardino e in una bella posizione” dove “siamo trattati abbastanza bene, soltanto siamo sempre in continua agitazione per il timore di venire mandati in un altro posto, e sempre sorvegliati dai carabinieri”. Più oltre, alla data primo marzo, si annuncia l’arrivo dei cugini Foà: “credevo fossero venuti da Marzocca a farmi visita invece mi dicono che anch'essi sono internati! Si sta tutti in una camerata e si fa vita in comune. Per uscire dall'Unes ci vuole il permesso del Maresciallo dei carabinieri e bisogna essere accompagnati. Del resto si cammina su e giù per il cortile e il giardino come i carcerati.
La direttrice, la signora Iolanda Diamantini, con noi è abbastanza gentile. Ogni tanto c'è cambiamento di gerarchia con capoposto più o meno buono. Giornate di gioia quando si riceve posta con buone notizie dei propri cari. Tra noi internati ci sono quattro sloveni che sono dei buoni giovani, Biagio, molto servizievole, Marco, Vincenzo e Antonio. Ogni tanto c'è l'allarme, con lievi spaventi e corse in cantina di giorno e di notte…. Il Sig. Attilio e la signora Maria, sempre impavidi, rimangono nella stanza di sopra a dormire tranquilli, mentre tutti gli altri, primi i carabinieri, scendono nel sottoscala. Per fortuna, ringrazio il Signore, la colonia non è stata mai colpita sebbene siano cadute bombe nelle vicinanze e abbiamo raccolto schegge anche nel giardino. Più volte, a tarda sera, siamo stati spaventati dall'irruzione di alcuni fascisti con schioppi e facce da delinquenti e brutte maniere, che con la scusa di aver visto filtrare la luce da fuori, vengono a vedere gli ebrei come bestie rare. 12 giugno. Alle 5 di mattina si sente bussare alla porta. Si chiede chi è. I carabinieri. Ci si deve subito preparare per partire per Osimo. l'auto ci aspetta al cancello. In fretta e furia e in grande agitazione, certi di finire nelle carceri di Osimo, prepariamo il bagaglio e la nostra roba e partiamo scortati dai carabinieri. I Foà rimangono nella colonia e riteniamo che siano liberi, invece anch'essi in serata vengono condotti a Osimo” Ma ciò che colpisce veramente è la tragica vicenda umana che si consuma in questi ambienti, magistralmente introdotta dal nipote Andrea: “Quando passo per Forlì mi fermo sempre al suo cimitero. C’è una lapide con una lunga lista di nomi, ebrei fucilati all'aeroporto della città romagnola nell'autunno del 1944.
Tra i nomi anche quello di Gaddo Morpurgo, fratello di mio nonno. Alcuni anni fa sfogliando le pagine de l' “Unità” lessi di una serie di iniziative promosse della rivista forlivese “Una Città”, riguardanti un eccidio di ebrei rimasto per lunghi anni dimenticato. Collegai subito quella storia alle drammatiche pagine del diario scritto dal mio bisnonno Attilio e alle disperate lettere di suo figlio Gaddo, catturato e imprigionato dai nazifascisti… . All'indomani dell'8 settembre 1943 [ giorno della presunta fine della guerra per gli italiani], Attilio decide di scrivere un diario del calvario che sta per iniziare a vivere. È il diario di un padre che, non in perfetta salute, non esita a lasciare tutto perché preoccupato per il figlio ventiquattrenne. ” Quando i Morpurgo, trasferitisi nelle Marche, vennero prelevati per essere internati al centro di raccolta senigalliese dovettero almeno sperare di ritrovare il loro figlio Gaddo già deportato all’ex colonia nel mese di dicembre, ma nel frattempo questi era stato trasferito prima a Pesaro e quindi ad Urbino, per poi essere fucilato a Forlì. Riservandomi di inviarle in un prossimo futuro anche la documentazione dell’Archivio Storico di Senigallia, che richiederà una ricerca più accurata essendo collocata in una busta miscellanea senza una precisa numerazione, secondo la segnalazione del Bibliotecario, allego alla presente, oltre alla cartolina diffusa da Ettore Coen, anche un recente articolo sulla testimonianza di un ospite dell’Ospedale Militare Territoriale impiantato nella colonia dalle Forze Alleate (nota 3) e una foto pubblicata dal reporter Giorgio Pegoli in un suo volume fotografico, con un gruppo di pazienti e personale medico immortalati all’esterno dell’edificio esistente ancora oggi…(nota 4).




1. Attilio Morpurgo - Gina Viterbo, Diario. Il manoscritto. Il racconto di un uomo in fuga che interroga Dio e invoca il ritorno del figlio più amato, a cura di Andrea Morpurgo (da «Diario del mese», 21 gennaio 2005).


2. Liliana Picciotto Il libro della Memoria. Gli Ebrei deportati dall’Italia (1943-1945), Milano, Mursia, 2002, p. 900: tali strutture di prima segregazione e smistamento erano ubicate “per la provincia di Ancona, presso la colonia marina UNES, a Senigallia sotto la sorveglianza di Carabinieri e Polizia. Gli ebrei internati erano 20-30, tutti trasferiti a Fossoli a metà maggio del 1944”. La Picciotto, che evidentemente ha consultato una fonte riferita al trasferimento nel campo emiliano e diversa da quelle di Andrea Morpurgo e Gilberto Volpini, riteneva che le due o tre decine di persone traslocate costituissero la totalità delle presenze nella sede senigalliese durante il mese di maggio; invece il numero va accresciuto quanto meno di una decina di unità, come si evince dalla lettura del diario e dalle fonti archivistiche. Si trattava quindi della quantità che in quel mese poteva essere ospitata a Fossoli, o poteva essere accolta nei mezzi di trasporto disponibili: come si vedrà più avanti, anche lo spostamento degli internati verso Osimo, nel mese successivo, fu realizzato almeno con due diversi convogli.


3. “Il Messaggero”. Edizione di Ancona, 9 maggio 2009, p. 47: La Testimonianza. “Ex ENEL, vi spiego perché bisogna fermare le ruspe”.


4. Giorgio Pegoli (a cura di-), Senigallia. I luoghi della Gente, I, Fermo 2000, p. 266.

da Ettore Baldetti

Questo è un Comunicato Stampa inviato il 12/05/2009 pubblicato sul giornale del 13/05/2009 - 1209 letture - 4 commenti
Share





$(document).ready(function(){
$("a[rel='gallery']").colorbox();
$("#click").click(function(){
$('#click').css({"background-color":"#f00", "color":"#fff", "cursor":"inherit"}).text("Open this window again and this message will still be here.");
return false;
});
});

Ex colonie e campo di concentramento: Baldetti risponde a Calderoni_3
Argomenti
In questo articolo si parla di: attualità, ettore baldetti, ex colonie enel,
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Ex colonie e campo di concentramento: Baldetti risponde a Calderoni
di lsnn del 12/05/2009 ore 19:46:06

Finalmente un pò di chiarezza!
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Ex colonie e campo di concentramento: Baldetti risponde a Calderoni
di daniele Banfi del 13/05/2009 ore 08:34:25
Dipende
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Ex colonie e campo di concentramento: Baldetti risponde a Calderoni
di Brenno del 13/05/2009 ore 10:24:44
http://senigalliamigliore.blogspot.com/
.Questi racconti mettono i brividi, soprattutto sapendo che sono storie vere, avvenute da noi, e meno di 70 anni fa.Grazie a Baldetti per rendercene partecipi..
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Re: Ex colonie e campo di concentramento: Baldetti risponde a Calderoni
di Mauri del 13/05/2009 ore 12:34:09

Ringrazio per la dettagliata cronaca, che ad un amante della storia senigalliese come me, fa piacere conoscere visto che ne ero completamente allo scuro.Non voglio speculare sul dolore, nè sui ricordi ma faccio notare che ciò che è accaduto allle ex colonie enel è accaduto in centinaia di caserme o commissariati magari anche nella nostra stessa città e penso che l'interesse che si sta concentrando sulle colonie sia sproporzionato agli eventi, anche se dolorosi e infami per chi li perpretò.Credo altresì che per dare memoria dei fatti forse sarebbe sufficiente attrezzare un angolo con una lapide o un manufatto che appunto ricordi l'evento.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Ex colonie e campo di concentramento: Baldetti risponde a Calderoni
di Anonimo del 13/05/2009 ore 11:49:20
Commento Sconsigliato Leggilo comunque»
Solo gli utenti Vip possono leggere i commenti che sono doppi, URLATI, contenenti volgarità gratuite o non firmati.Se sei un utente vip esegui il login cliccando qui Se sei un utente registrato puoi diventare vip cliccando qui Se invece non sei ancora registrato fallo subito! Clicca qui Per maggiori informazioni clicca qui
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.

Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel

Questo è un Comunicato Stampa inviato il 28/04/2009 pubblicato sul giornale on line "Vivere Senigallia" del 29/04/2009 - 1514 letture - 17 commenti

Lettera aperta di Ettore Baldetti al sindaco di Senigallia Luana Angeloni riguardo l’ex colonia ENEL.

Preg.mo Sindaco del Comune di Senigallia, in qualità di ex assessore alla cultura e vicepresidente della Consulta "Città, territorio e ambiente" del Comune di Senigallia nonché odierno insegnante e cultore di storia del territorio, avverto l'obbligo di rivolgermi a Lei e ad altri responsabili di enti culturali ed organi di controllo e stampa per contribuire al salvataggio di un monumento della memoria marchigiana: l'ex colonia ENEL.
Sorvolo sulle recenti pianificazioni con le quali l'Amministrazione cittadina intende trasformare, nell'immediato futuro, centro storico, litorale e viabilità periferica, che, se pur sostanzialmente meritorie per la finalità generale di fornire un volto meno degradato nonché più moderno ed efficiente a parti della città, sono fortemente opinabili. In effetti alle autorizzazioni o progettazioni di interventi edificatori invasivi, su piazze, parchi ed aree costiere, hanno fatto seguito bordate di critiche nelle testate giornalistiche, nelle quali si adombrerebbe anche un interesse speculativo, che sarebbe giuridicamente lecito ma eticamente e politicamente contestabile.
Non sembra infatti logicamente giustificabile che mentre si cancella un bocciodromo all'aperto, sede di socializzazione e di evasione sportiva sul lungo-Misa, si programmino poi delle edificazioni su Piazza Simoncelli, derubricata e bocciata ma non definitivamente estromessa dal piano Cervellati, sul parco della Cesanella e da ultimo sul lungomare di Levante. Qui le progettate e pretestuose isole ecologiche ed attrezzature balneari fine-Ottocento sembrano più assimilabili a giardini metropolitani o estemporanee strutture museali, futuro oggetto di paziente ricerca topografica per… animaletti da duna e turisti da spiaggia, fra nuove costruzioni più o meno elevate che interrompono il caratteristico rettifilo stradale senigalliese.
Se però l'edificato può essere sempre rimosso o abbattuto da future Amministrazioni, sia pure con dispendio di denaro pubblico, ciò che si distrugge muore per sempre: è questo il caso dell'ex Colonia ENEL sul litorale orientale. Quella che ad una distratta o disinformata osservazione sembra una vecchia struttura inutilizzabile costituisce invece un tipico edificio dello stile architettonico razionalistico degli anni Trenta, proposto e valorizzato a Senigallia con altri noti esempi, in parte restaurati, quali la Rotonda, le colonie della "Gioventù Italiana", marina e urbana, la Scuola 'Pascoli', il Politeama Rossini, lo Stadio, le Case Popolari, prodotti del genio e del lavoro del popolo italiano.
La colonia marina UNES, oltre a costituire un esempio delle prime esperienze elioterapiche di massa per l'infanzia, come la limitrofa "Gioventù Italiana" sottoposta a tutela architettonica, fu altresì, durante la dominazione nazista e della Repubblica Sociale Italiana sede regionale di concentramento o raccolta -in tedesco 'lager'- di deportati, soprattutto ebrei, in attesa di essere dirottati nei luoghi di sterminio; con l'arrivo degli Anglo-americani, divenne poi Ospedale Militare Territoriale, prima di recuperare la sua iniziale funzione terapeutico-recettiva.
Un monumento della memoria tragica ed eroica, di umiliazione e rinascita, appartenente a tutta la popolazione marchigiana e non solo agli ebrei, che pure qui videro segregare loro noti personaggi quali il presidente della comunità di Gorizia e i componenti della famiglia Foà, come appare in uno studio di Gilberto Volpini di prossima pubblicazione. Al salvataggio di questa testimonianza storico-architettonica si dovrebbero impegnare i rappresentanti della cultura e della società civile, quanto meno... esplicitando il loro consenso alla imminente devastazione delle ruspe: ma nell'attuale silenzio assordante e diffuso sembra che gli interessi politico-professionali sovrastino le motivazioni della ragione e del cuore.
L'autocritica costituisce una virtù necessaria per muovere ed indirizzare un movimento socio-politico che si riconosca nei valori laici della Sinistra. Sarebbe quindi auspicabile che l'Amministrazione comunale, nel prendere sinceramente atto di avere in un primo tempo ignorato le plusvalenze storiche dell'edificio, solo di recente segnalate sulla stampa locale, esplorasse seriamente la possibilità di accedere a finanziamenti europei mirati, per la realizzazione di una sede museale o culturale della memoria sull'Olocausto e la Guerra di Liberazione, utile anche a fini turistici, lasciando magari facoltà di costruire nel vasto cortile, oppure richiedesse un nuovo progetto di intervento che tutelasse almeno la struttura esterna, tramite adeguati risarcimenti per gli attuali proprietari.
Nella foto, l'Ospedale Militare nell'ex colonia ENEL (G.Pegoli, Senigallia...,I, p.266).
da Ettore Baldetti


Re: Salviamo un monumento delle memoria regionale: l'ex colonia Enel
di cosmoblog del 28/04/2009 ore 16:25:06
http://
Il prof. Baldetti certamente ha fatto bene a scrivere questo ulteriore appello per evitare la demolizione dell'edificio. Ma non credo che questa amministrazione sia capace, almeno per una volta, di rivedere le proprie decisioni. Un autoritarismo sprezzante, purtroppo, attanaglia questa amministrazione. Come, ebbi modo di dire, un anno fa, l'autorevolezza è venuta meno, sostituita appunto da arroganza e autoritarismo. Proprio nell'ultimo consiglio comunale i consiglieri Mancini e Bacchiocchi avevano fornito un' opportunita per salvare l'edificio, ma è stata respinta. Se la giunta e il sindaco avessero voluto, avrebbero potuto dare un indirizzo diverso alla maggioranza.Ho anche notizia che sia stata già presentata la DIA per la demolizione. La speranza è ultima a morire, come si dice, ma vedo già il triste epilogo della demolizione. Mi auguro che questo epilogo segni anche l'epilogo di un certo modo di governare la città che ha ben poco o nulla di sinistra. Il dialogo e il confronto sono banditi, il clima, mi creda prof Baldetti, anche negli stessi uffici comunali non è sereno. La cappa autoritaria si fa sentire.Luigi Rebecchini
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Salviamo un monumento delle memoria regionale: l'ex colonia Enel
di piripacchio del 29/04/2009 ore 12:27:51
Commento Sconsigliato Leggilo comunque»
Solo gli utenti Vip possono leggere i commenti che sono doppi, URLATI, contenenti volgarità gratuite o non firmati.Se sei un utente vip esegui il login cliccando qui Se sei un utente registrato puoi diventare vip cliccando qui Se invece non sei ancora registrato fallo subito! Clicca qui Per maggiori informazioni clicca qui
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di Daniele_Sole del 28/04/2009 ore 21:11:06
http://
Prof. Baldetti, come suo ex studente ha tutta la mia stima: se la Storia mi interessa, è anche grazie a lei.Ma dal mio punto di vista, molto soggettivo, un conto è mantenere la struttura delle ex colonie Enel magari rinnovandole e trasformandole in altro (come a me piacerebbe), altra cosa sarebbe la realizzazione là dentro di un museo sulla memoria dell'olocausto: non sono affatto convinto che sarebbe un luogo di interesse per questo (sono molto più significativi, ahimè, i vecchi lager) ed ho già detto in passato che la zona secondo me mal si presta allo scopo.Non ci scordiamo che l'ex cimitero ebraico è ora un giardino pubblico con un monumento dedicato, per gentile donazione, e in questa forma serve allo scopo meglio di tante targhe o musei.Persino il museo della mezzadria alle Grazie, che pure ha un posto eccezionale e "sensato", non si sa quanti turisti faccia veramente...Un museo in tal senso meglio sarebbe averlo in città, inserendolo in un contesto di "viaggio storico" tuttora possibile dal '500 ai giorni nostri (Sengallia per questo è davvero un libro aperto sulla storia) ma non laggiù "a 2.5 km dal centro in fondo a destra".
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di melgaco del 29/04/2009 ore 00:31:44
http://
Una cosa ho sempre invidiato agli americani.Il loro non farsi scrupoli ad abbattere ed a ricostruire migliorando e modernizzando le loro città.Se la Senigallia che amate è quella della ciminiera Sacelit o quella delle colonie Enel tenetevela.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di quilly del 29/04/2009 ore 06:59:09
http://www.quilly.splinder.com
Infatti gli americani hanno delle città bellissime e stanno facendo una bella fine.......Melgaco stabilisciti a Nuova York facciamo una colletta per acquistarti un appartamentino a Little Italy.....
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Re: Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di melgaco del 29/04/2009 ore 14:39:33
Commento modificato il 29-04-2009 14:47:58
http://
Gli americani hanno città bellissime.Ovviamente a modo loro e non nel senso classico del termine.Ma sono città che ormai hanno concetti urbanistici funzionali ed hanno acquisito uno stile che manca sempre più alle nostre città, proprio per questo eccesso di conservatorismo che abbiamo.Bisogna conservare il bello e invece conserviamo la ciminiera della Sacelit o le colonie dell'Enel.Ripeto: tenetevele entrambe.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Re: Re: Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di claudiabalena del 29/04/2009 ore 20:09:09
http://
L'eccesso di conservatorismo io lo definirei buon gusto. Io in una città americana non ci abiterei "manco morta".Lasciamo i concetti urbanistici funzionali a chi non deve salvaguardare alcun tipo di storia e teniamoci i nostri ricordi.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di MariangelaParadisi del 29/04/2009 ore 09:26:13
http://
Le pongo una domanda, prof. Baldetti. Se Senigallia oggi fosse governata dalla destra ("ma perché", potrebbe dirmi lei, "governa la sinistra?"), chi si sarebbe incatenato per primo al cancello delle colonie per non farle demolire con le cariche di dinamite tra tre o quattro giorni, Luana Angeloni, Maurizio Mangialardi, Fabrizio Volpini o Silvana Amati? Io credo tutti e quattro.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di Mauri del 29/04/2009 ore 10:44:34

E' probabile che quei politici da strapazzo, collusi, prevaricatori, antidemocratici ecc. si sarebbero incatenati, ma alla luce dei fatti chi si incatena a Senigallia da un pò di tempo a 'sta parte sono Marcantoni & C., poi per le colonie Enel magari si aggiungerebbero Rebecchini e Chiappa e magari 1/2C che perde la sede.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di orfano della sinistra del 29/04/2009 ore 12:40:39
Commento Sconsigliato Leggilo comunque»
Solo gli utenti Vip possono leggere i commenti che sono doppi, URLATI, contenenti volgarità gratuite o non firmati.Se sei un utente vip esegui il login cliccando qui Se sei un utente registrato puoi diventare vip cliccando qui Se invece non sei ancora registrato fallo subito! Clicca qui Per maggiori informazioni clicca qui
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di MariangelaParadisi del 29/04/2009 ore 13:50:43
http://
...perché insulti i tuoi amici, mauri?
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di cosmoblog del 29/04/2009 ore 16:59:28
http://
Nessun incatenamento. La mia opposizione a questa giunta cosiddetta di centro-sinistra cerco di effettuarla con la forza della ragione. Non ho naturalmente il dono di possedere le verità, come pensano invece di avere alcuni membri del governo cittadino.Luigi Rebecchini
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di mariorossi del 29/04/2009 ore 12:49:11

Secondo me, prof, i suoi commenti sono un po qualunquisti. La "sinistra" (uso un termine convenzionale, a prescindere da battute o meno) ha svolto un egregio lavoro a tutto tondo per la città, in questi ultimi 20 anni. E' inutile stare qui a snocciolare dati su dati, penso li conosca perfettamente meglio degli amministratori stessi.Sulla questione edilizia, possiamo parlarne per giorni, mesi, anni. Siccome la città si sta rinnovando pesantemente dal punto di vista infrastrutturale, edilizio, stradale, è chiaro che è necessario dare una valutazione una volta che tutto il progetto ha quasi preso forma. E' inutile criticare a prescindere: sia dall'una che dall'altra parte.E' altresi sbagliato criticare chi critica, perchè è con questo atteggiamento che stanno crescendo i giovani di sinistra senigalliesi...Secondo me, nel locale, il problema non riguarda i partiti. Riguarda chi è all'amministrazione e chi all'opposizione.Sta di fatto che quella colonia, per quanto si debba considerare un edificio storico, può essere benissimo abbattuta. Anche se non sono della stessa opinione di Melgaco, quando afferma che gli americani fanno bene a tirare su edifici e buttarli giu come niente. La storia è fatta anche da edifici. Non è questo il caso, però.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di MariangelaParadisi del 29/04/2009 ore 13:52:21
http://
Dare un giudizio una volta che tutto si sia compiuto, mariorossi? Non sono d'accordo. I peggiori scempi edilizi - complice anche la "sinistra" - in Italia sono avvenuti perché i politici ragionano col fiato corto (quello delle prossime elezioni, cioè un anno dopo l'altro) e mai col respiro lungo di chi è capace di guardare lontano. Per toppe successive, insomma. Ed è questo che sta succedendo pure a Senigallia.La vicenda Enel è solo un caso, miserino, tra i tanti che si possono citare. Per esempio, le pare che la torre moresca di Portoghesi (riclicata da Piscitelli su opere del "maestro" di trenta-quaranta anni fa) il respiro ce l'abbia lungo? A me, no. Toppe, appunto.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di melgaco del 29/04/2009 ore 14:44:41
Commento modificato il 29-04-2009 14:46:58
http://
Se governasse Paradisi conserverebbe Palazzo Gherardi e abbatterebbe la ciminiera della Sacelit.Le colonie dell'Enel non so perchè in fondo sono pur sempre opera del ventennio.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di Peracle del 29/04/2009 ore 10:28:25
Commento Sconsigliato Leggilo comunque»
Solo gli utenti Vip possono leggere i commenti che sono doppi, URLATI, contenenti volgarità gratuite o non firmati.Se sei un utente vip esegui il login cliccando qui Se sei un utente registrato puoi diventare vip cliccando qui Se invece non sei ancora registrato fallo subito! Clicca qui Per maggiori informazioni clicca qui
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di Daniele_Sole del 29/04/2009 ore 15:21:43
http://
Ahimè a Riccione stanno pensando seriamente di demolire una struttura simile, in condizioni però peggiori.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di stopwar del 29/04/2009 ore 12:43:28

Quelli si cacano addosso al solo pensiero che la struttura possa essere vincolata a bene architettonico-culturale.....Sapete non si possono rischiare milioni di euro a causa del primo Luciano Chiappa o del Baldetti di turno....Vorrebbero demolire l'ex-enel prima che la Soprintendenza possa intervenire....come fecero per la casa colonica davanti a borgo mulino...con la sola differenza che questa volta la giunta gioca a loro favore...oltretutto questo progetto fa proprio schifo.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di ettorebaldetti del 29/04/2009 ore 15:48:03

Nella variegata quanto giustificata serie di interventi di questo interessante forum, vorrei sinteticamente rispondere a coloro i quali credono nella valorizzazione e difesa dei diritti umani (nessuno escluso quindi!), ma in particolare al mio ex studente Sole e a chi di questa meritoria azione ne fa da sempre una bandiera: chi si riconosce direttamente o di sghembo nella Sinistra storica intendo. Ammesso che l’azione demolitaria imminente (si vocifera un inizio per il 5 maggio) non venga bloccata, l’ex Colonia ENEL non costituirebbe in futuro solamente un contenitore di memorie, come un qualsivoglia museo, in quanto è esso stesso memoria, cioè “monumentum” per tutte le Marche di un recente passato costituito da umiliazioni e sacrifici che nessuno vorrebbe ripetere: lager, segregazione o anticamera di morte, e Ospedale Militare Territoriale per feriti di tutta la regione, sacrificatisi per liberarci dall’invasione nazista. Secondo un’attuale generalizzata attività amministrativa europea tendente a tutelare tali luoghi, anche attingendo a fondi della UE, si spera quindi che almeno le strutture esterne vengano conservate, come si è correttamente fatto per le villette liberty o per altri esempi architettonici o che dimostrino di esistere i cosiddetti “intellettuali”, ma soprattutto gli storici, sempre giustamente pronti a rispolverare mattonelle, curiosità e gossip del passato in opere o operette foraggiate dal politico di turno, ricordandosi che la storia è soprattutto “maestra di vita”.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di Tarcisio Torreggiani del 30/04/2009 ore 00:28:59
Non credo si possa ragionevolmente non condividere le argomentazioni del prof. Baldetti ex assessore alla cultura, come trovo pertinenti i richiami culturali, storici e politici su cui l'attuale "centro-sinistra" se in minoranza si sarebbe buttata a pesce, magari organizzando "veglie alla memoria".Mi sembra interessante il richiamo al circolo 1/2 Canaja che occupa attualmente lo stabile. Credo che quei giovani, se lo vogliono, siano i soli a poter fermare una azione non propriamente condivisa e allora suggerisco loro di rinserrarsi all'interno dell'ex colonia nonostante le cariche di dinamite già in viaggio. Quel gruppo di giovani avrebbe così modo di dimostrare di credere ai richiami storico-politici di cui si fanno sistematicamente sostenitori. Restino dentro e non si curino del "contratto" con il Comune fatto firmare appositamente da un "minorenne" (quindi non perseguibile), tanto dovrà farsene carico, per legge, il Sindaco.
Commenta
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.
Re: Re: Salviamo un monumento della memoria regionale: l'ex colonia Enel
di Anonimo del 30/07/2009 ore 17:54:55
Commento Sconsigliato Leggilo comunque»
Solo gli utenti Vip possono leggere i commenti che sono doppi, URLATI, contenenti volgarità gratuite o non firmati.Se sei un utente vip esegui il login cliccando qui Se sei un utente registrato puoi diventare vip cliccando qui Se invece non sei ancora registrato fallo subito! Clicca qui Per maggiori informazioni clicca qui
Chiudi
Per inserire commenti è necessario autenticarsi.Scegli il metodo di firma preferito:
Utenti registrati
Username:Password:
Utenti Facebook

//FB.init("6b13fe7a5f6de8e3f85ef3a0235d589d", "/components/FB_connect/xd_receiver.php", {"doNotUseCachedConnectState":true });
Utenti non registrati
Nome e cognome:
Questi commenti verranno pubblicati solo a discrezione della redazione.